Fanano... un pò di Tradizioni

Gli scalpellini
La tradizione che ha radici più profonde è sicuramente quella degli scalpellini, famosi in Europa. La presenza a Fanano di pietra arenaria ha scandito l'evolversi storico della comunità e di tutto il contesto territoriale. Le prime tracce documentabili ed ancora presenti sono di epoca romana (tratti lastricati della via Romea-Nonantolana), e da esse si passa alle costruzioni monastiche altomedioevali, ai primi fabbricati romanici ed agli edifici religiosi che hanno costellato e caratterizzato il territorio, per giungere, infine, ai numerosi palazzi delle più facoltose famiglie ed agli edifici rurali, ai muretti di confine e ai cippi votivi, dove è presente e si fonde la secolare esperienza di intere generazioni di maestranze locali. L'arte degli scalpellini - picchiarini - è l'elemento più caratteristico della società fananese giunto sino a noi e tuttora radicato nelle abitudini, nella pratica e nelle conoscenze della gente di Fanano. Tale attività appartiene alla cultura più intima del territorio ed ha oggi trovato una naturale continuità, facendo germogliare dalle sue profonde radici l'appuntamento biennale di maggio: il Simposio Internazionale di Scultura su Pietra. Da una quindicina di anni a questa parte artisti provenienti da tutto il mondo approdano a Fanano per cimentarsi con la storica lavorazione della pietra arenaria locale. Non si tratta, pertanto, di una forma artistica importata, ma di un'epressione che si colloca nel solco profondo della tradizione. Il Simposio Internazionale di Scultura è un momento cardine, posto a salvaguardia della continuità espressiva e culturale del territorio, poichè in 14 edizioni esso ha prodotto 213 opere che, sistemate in loco, si sono aggiunte alle numerose testimonianze artistiche ricevute in eredità dalla storia. Ciò ha dato corpo al Museo all'aperto, che rappresenta oggi un raro esempio in Italia di raccolta pubblica di scultura contemporanea e di arredo artistico urbano ed extraurbano di un territorio specifico.

La Triennale del Venerdì Santo
Importante è anche la Triennale del Venerdì Santo, una secolare rievocazione che affonda le radici in un sentimento religioso vivo, continuamente alimentato ed arricchito dalla presenza delle comunità religiose. La prima rappresentazione di cui si ha notizia risale al 3 aprile 1586. Il Rito della passione viene riproposto in uno spazio urbano sacralizzato e mirabilmente allestito per l'occasione dagli abitanti del paese, suddivisi in Contrade. Da secoli, sapienti mani intrecciano cordoni, colonne e ghirlande di bosso ed erigono le Stazioni. Durante la serata, le confraternite dei Neri, dei Rossi e dei Turchini aprono il suggestivo corteo, sfilando lungo il percorso con il corpo di Cristo ed i simboli della Passione.

Il carnevale
Altre tradizioni sono il mercato domenicale che risale al lontano 1280 e il Carnevale di Fanano, dove si manifesta appieno la creatività e la burloneria fananese in una lunga sfilata di carri allegorici costruiti nelle lunghe notti invernali. Momento fondamentale della sfilata è lo sproloquio della Famiglia Frascona, tipica maschera paesana, i cui componenti Tamburlano, Bronza e Giocondo si divertono a commentare con sottile ironia fatti e misfatti fananesi, oltre a difendere le radici paesane dalle mode passeggere tentatrici.

Gastronomia e festa della castagna
La gastronomia rappresenta un punto di riferimento della cultura fananese: ciacci realizzati con farina di castagne, berlenghi, focaccine e Parmigiano Reggiano sono tra le specialità della nostra montagna. Ed è nella Festa della Castagna, la prima domenica di novembre, che il folklore gastronomico trova la sua migliore espressione.

 

 

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creato:sabato 27 febbraio 2010
modificato:sabato 27 febbraio 2010