Polinago... un pò di Ambiente

La valle del Rossenna
Il territorio di Polinago é situato nella parte nord-est del Frignano ed é interamente compreso nella valle del Torrente Rossenna. Lungo oltre 37 km, il torrente raccoglie nel suo bacino idrografico un'infinità di corsi d'acqua che scendono dai monti disposti a corona intorno alla valle: M. Cantiere, M. Mocogno, M. Santo Spino, Monti del Faeto. Complessivamente il territorio appartiene alla fascia climatica di media montagna, ma al suo interno passa dai 300 mt. circa di Talbignano ai 1100 mt. del Monte di Polinago e di San Martino, proponendo molteplici ambienti e bellezze naturalistiche. Si passa dalle dolci colline di Cinghianello, paesaggio fortemente umanizzato, alle inospitali selve di Brandola; dai solitari borghi di San Martino al panorama aperto, dolce e soleggiato del capoluogo.
Durante la primavera e l'estate é dominante il verde dei prati e dei boschi; al sopraggiungere dell'autunno il paesaggio si tinge di mille colori, poi, durante l'inverno si ricopre di neve in un'atmosfera dai lunghi silenzi.

 

Le Selve di Brandola
A Brandola, sulla sponda destra del torrente Rossenna, si estende una vasta area di boschi misti dove abbondano i castagni, i faggi e le querce. La zona, denominata "Le Selve" é particolarmente ampia e si spinge fin nella valle del torrente Cogorno, includendo gli abitati di Monzone e Frassineti.
Oltre alla ricchezza boschiva, le Selve si prestano a un'interessante lettura geologica insieme alle Molasse di Monzone e al Ponte del Diavolo. Qui la forte presenza di arenaria e di terreni silicei fa variare l'aspetto botanico della zona: diminuiscono le quercie mentre abbondano i faggi e i pioppi, mentre il sottobosco é ricco di brugo e di ginestre.

 

Gombola
A Gombola il paesaggio si fa più aspro: i due crinali si avvicinano e il Rossenna scorre scavando un solco profondo. Sulla sponda sinistra si erge il possente castello, che domina dall'alto del cinghio, a precipizio sul fiume; di fronte si pongono "le Lastre", conformazioni di flysh calcareo stratificato, residuo di antichissimi sconvolgimenti tettonici.

 

Palaveggio, Casa Matteazzi e Talbignano
Più a nord restano il verdeggiante monte di Palaveggio e ad est la zona brulla di Casa Matteazzi con prati d'altura e laghetti artificiali. Poco lontano dall'abitato la salsa eruttiva in località Canalina, poi il crinale che scende verso Prignano.
A Talbignano il Rossenna riceve il Rio Maggio che, scendendo dal monte San Martino, raccoglie le acque di un'ampia zona dove vivono antiche borgate come "il Poggio", "Ca' dei Rossi", "Cassano". Nella zona adiacente il crinale prevalgono i boschi di ontani e di salici; nei sottostanti rilievi, dove i venti vengono interrotti dalla barriera montuosa, abbondano castani tra i migliori della montagna modenese.

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creato:sabato 27 febbraio 2010
modificato:sabato 27 febbraio 2010