Polinago... un pò di storia

Nella valle del Rossenna
L'elemento naturale determinante per i primi insediamenti umani nella zona di Polinago é stato il torrente Rossenna che attraversa il territorio comunale da sud a nord.
Il nome "Rossenna" ed altri termini con la medesima radice evidenziano un'origine etrusca; alcuni suoni turbati presenti nel dialetto locale e lo stesso nome del capoluogo ricordano influenze celtiche; numerosi toponimi fondiari quali Cassano, Fognano, Talbignano... risalgono ad epoca romana.
Attualmente il territorio comunale comprende le frazioni di Polinago, Brandola, Gombola, Cassano e San Martino; in passato queste località hanno vissuto per secoli vicende complementari ed alcune, come Gombola e Brandola, raggiunsero un'importanza notevole, superiore a quella dell'attuale capoluogo.

I "Da Gomula" e la Pieve
Gombola vide nel XII secolo l'affermarsi della potente famiglia "Da Gomula" che dominò per tutto il Medioevo gran parte della valle del Rossenna, intrecciando la propria storia con quella di Matilde di Canossa, del Comune di Modena, dei Montecuccoli.
A partire dal secolo XI Brandola appartenne ai Da Gomula, poi fu dei Montecuccoli ed infine dei Pio da Carpi, che fecero del castello la sede della Podesteria.
Polinago diventò importante intorno all'anno mille grazie alla sua Pieve, che esercitava giurisdizione ecclesiastica e civile su molte chiese della Val Rossenna.

Dai Montecuccoli agli Estensi
Nel 1212 la famiglia Montecuccoli si impadronì del paese e lo mantenne per molti secoli sotto la sua influenza; dopo l'età Napoleonica Polinago passò agli Estensi seguendone le vicende fino all'Unità d'Italia.

La guerra, poi l'emigrazione
Il 12 Ottobre 1944 una rappresaglia tedesca distrusse tutto l'abitato; con la fine della guerra iniziò la faticosa ricostruzione economica e morale, per cui Polinago visse le vicende degli altri paesi appenninici.
Intorno agli anni '50 la popolazione residente nel comune era di circa 5000 unità: in prevalenza piccoli proprietari e mezzadri impegnati in attività agricole poco redditizie. Quando i centri della Pedemontana quali Sassuolo, Castellarano, Fiorano iniziarono il loro processo di industrializzazione, molti cittadini di Polinago furono attirati dal salario sicuro del lavoro in fabbrica. Ebbe così origine un esodo massiccio e continuo che interessò, pur con ritmo diverso, gli anni '60, '70 e '80.
Si ebbero, di conseguenza, evidenti cambiamenti nella tipologia della popolazione: aumento del numero degli anziani, diminuzione delle fasce giovanili, trasformazioni socio-economiche. Da alcuni anni si sta verificando un'inversione di tendenza: la popolazione tende ad aumentare per il saldo migratorio attivo.

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creato:sabato 27 febbraio 2010
modificato:sabato 27 febbraio 2010