Riolunato... un pò di storia

Tre comunità
Il nome Riolunato deriverebbe dal fatto che il Cimone anticamente veniva chiamato Alpe Lunata e il Rio che ne discendeva Rio de Lonata. Il territorio ospitava nell’antichità tre comunità separate ed indipendenti: Castello, Brocco e Flaminaitico, le quali, nominate nelle dedizioni al comune di Modena nel 1197 e 1205, ad eccezione di Flaminiatico la cui origine risale ad epoca romana, fecero sempre parte del territorio di Sestola.

 

La rocca di Castello e i Montegarullo
La comunità di Casello, detto dei Pelosi, era anticamente una roccaforte, che per molti anni fu data in governo ai nobili di Montegarullo, il cui massimo esponente, Obizzo, venne ucciso da un’archibugiata dopo aver condotto una ribellione contro gli Estensi. A ricordo di questo episodio esiste tuttora una colonna datata 1571 nella via denominata dalla Croce. Da allora gli Estensi ebbero il dominio del territorio fino all’unità d’Italia.

 

La casa civica e la parrocchia di Riolunato
Nel 1544 la sede della comunità fu trasferita dalla Rocca alla Casa Civica di Riolunato, la cui amministrazione era affidata, sulla base degli statuti dal 1492, a un’assemblea di dodici uomini eletti fra i più giusti del paese.
Nel 1611, con la costruzione dell’attuale chiesa da parte degli abitanti, il borgo si staccò dalla Parrocchiale di Castello. In virtù di tale azione, al popolo riolunatese spetta il diritto di elezione del parroco.

Brocco e Flaminiatico
La comunità di Brocco, formata dall’unione delle ville di Serpiano, Castellino e Barigazzo, ebbe un ruolo notevole nelle ribellioni di Obizzo da Montegarullo e ne subì ampiamente le conseguenze. La comunità di Flaminiatico era anticamente un’importante fortezza, che fu distrutta nel XIV secolo a causa delle ribellioni di Obizzo da Montegarullo. Da essa dipendeva sia sul piano temporale che su quello spirituale la villa di Groppo, che dopo la distruzione del castello ne accolse la popolazione e si sottopose alla comunità di Brocco.

Frane
Il territorio soffrì sempre, a partire dal 1636, le devastazioni di frane e slavine. La più catastrofica fu quella del 1786-87 che rivoluzionò totalmente la morfologia del territorio di Groppo.

Sino alla costituzione del Comune
Dal 1815 le frazioni di Groppo, Serpiano e Castellino passarono sotto la giurisdizione di Vaglio e Pievepelago, poi alternativamente di Riolunato e Fiumalbo, fino al 1860, quando il territorio di Riolunato, con le sue frazioni, si costituì definitamente comune autonomo.

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creato:sabato 27 febbraio 2010
modificato:sabato 27 febbraio 2010