Sestola... un pò di Ambiente

 

Il territorio di Sestola si innalza dai 321 m. del Fondovalle Scoltenna ai 2165 m. del Monte Cimone, con una diversa strutturazione ambientale a seconda dell’altitudine.

Un'antica presenza umana
La fascia a valle del paese è quella di castagni, cerri e querce; qui si coltiva vite, grano e altri cereali. Ubicata essenzialmente nella valle del rio Vesale, è condivisa da tutte le frazioni di Sestola. E’ la zona più interessante dal punto di vista storico e quella che sotto l’aspetto ambientale ha subito trasformazioni minime, essendo sempre stata coltivata e lavorata dalle popolazioni locali. Era attraversata dalla più antica via di comunicazione tra Modena e la Toscana, che passava sul ponte di Val di Sasso, di cui esiste una ricostruzione, a Trentino di Fanano, e saliva al Passo della Croce Arcana, sul crinale.

Nel regno della natura d'alta quota
La zona a monte, con gli insediamenti turistici di Pian del Falco e Passo del Lupo, culmina sulla vetta del Cimone, ed è un’area importante per la flora appenninica. Sede naturale per la pratica degli sport invernali, è il regno del faggio, delle abetaie e dei pascoli di alta quota. Questa fascia territoriale, disabitata sino a qualche secolo fa, è quella che ha subito le maggiori trasformazioni ambientali: le faggete secolari furono abbattute prima per far posto ai pascoli, quindi per alimentare l’industria del carbone.

Il Giardino Esperia
Da segnalare, in prossimità del grazioso Lago della Ninfa, attorno ai 1500 m. di quota, il Giardino Esperia, oasi ecologico-didattica di importanza nazionale per la flora appenninica spontanea e per quella alpina introdotta. Gestito dal C.A.I. di Modena e aperto da Maggio a Settembre, il Giardino Esperia ospita anche numerose visite di gruppi organizzati e di scuole.

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creato:sabato 27 febbraio 2010
modificato:sabato 27 febbraio 2010