Montecreto... un pò di storia

I Gualandelli e Modena
Montecreto è menzionato per la prima volta in un documento del 1205, nel quale la famiglia dei Gualandelli, che allora aveva un ruolo dominante nel Frignano, si impegnava a consegnare la rocca al Comune di Modena. Tuttavia, i Gualandelli, poco fedeli ai patti, rimasero signori di Montecreto fino al 1347, nonostante due ulteriori promesse di assoggettazione ai modenesi, rispettivamente nel 1240 e nel 1276. Nel 1347 il ramo dei Gualandelli di Montecreto si estinse e sorse una contesa tra i restanti componenti della famiglia e il potente casato dei Montegarullo, che finì per impadronirsi del castello.

I ribelli Montegarullo e l'invasione estense
Negli ultimi anni del '300 i Montegarullo, guidati dal sanguinario Obizzo, si ribellarono per due volte alla signoria Estense, che governava Modena, ma in entrambe le occasioni furono sconfitti da una coalizione di truppe modenesi e lucchesi. Durante la seconda rivolta, Montecreto fu assalito dalle truppe estensi e subì gravi danni, come li registrò il vicino paese di Montecastagnaro, raso al suolo nel 1492 da una vasta frana. Sconfitti i Montegarullo, Montecreto passò definitivamente agli Estensi, i quali, in compensazione dei danni subiti dai montecretesi durante la guerra, concessero agli stessi nel 1408 alcune esenzioni di imposta.

Montecreto comune
Dalla riconquista estense sino al 1797 Montecreto fece parte, come Comune autonomo, della Provincia di Sestola. Seguirono le turbolente vicende dell'invasione napoleonica e della restaurazione estense, per giungere, infine, al 1860, quando con l'Unità d'Italia Montecreto fu di nuovo costituito Comune sotto la giurisdizione della Provincia di Modena.

Acquaria, una frazione ricca di storia
A 8 Km dal capoluogo, merita una visita la frazione di Acquaria, per gli aspetti paesaggistici e il patrimonio artistico. La località trae il nome dalla sua ricchezza di acque freschissime, leggere e rigeneranti. All'inizio del XIII° secolo, già comune autonomo, si assoggettò a Modena, municipalità assai più rilevante. Quando la città di Modena passò sotto il dominio Estense, Acquaria entrò a far parte della Provincia di Sestola e vi restò sino a quando, nel 1657, divenne feudo del Conte Giovanni Codebò. Un secolo più tardi si estinse la linea ereditaria di questo casato e, dopo una breve dipendenza da Sestola, Acquaria fu concessa al conte milanese Antonio Maria Sacchi. Alla morte del conte, avvenuta nel 1788, il paese ritornò alla Camera ducale e venne inglobato nella provincia frignanese.

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creato:sabato 27 febbraio 2010
modificato:sabato 27 febbraio 2010